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lunedì 25 febbraio 2008

Statuto


CERCASI DOTATI di talento
In un mondo perfetto tutti i dotati ( dalla nascita) sarebbero destinati a diventare artisti.Un tempo, l’architetto, il grafico, il pittore, era un’dotato', ossia qualcuno che fin da bambino aveva un’innata capacità di mettere nero su bianco quello che vedeva e percepiva dal mondo circostante e di re-interpretarlo.Il talento, una parola che ha smesso di vivere.Le nuove forme espressive hanno aperto la porta a persone non’dotate’conducendole in un ambiente a cui probabilmente non erano destinati.Oggi il grafico è uno smanettone. Non occorre che sappia disegnare perché ci pensa il PC a dargli i modelli su cui lavorare e non occorre che sappia dipingere perché i software sopperiscono ad ogni esigenza di sfumatura, colore e tessuto.La parola più gettonata è creatività. Tutti possono definirsi creativi.“Io sono molto creativa” dice la commessa che propone una camiciola alla cliente da abbinare alla gonna.“Sono molto creativo” dice il capoufficio scegliendo le nuove cartelline colorate per la cancelleria.“Sono un creativo” dice l’imbianchino mettendo il’nastro carta ’ per lungo sulla parete e tinteggiandola di due colori diversi.“Sono una persona creativa” dice la casalinga che ha preso parte al corso di decoupage tenutosi presso il negozio di bricolage sotto casa.A voi il seguito del gioco dei creativi…. Il termine è a dir poco inflazionato.Non sarebbe grave se a ciò non fosse associata in automatico la parola artista.CREATIVO = ARTISTA.Tanto per fare un esempio;“Io sono molto creativa” dice la commessa che propone una camiciola alla cliente da abbinare alla gonna.CLIENTE “mi piace moltissimo. Lei è un artista!”Tutti possono definirsi creativi; tutti sono degli artisti.Per la legge dei grandi numeri, questa sagra dell’artista ha trasformato un lavoro di nicchia (perché i dotati erano e sono pochi, ) in un fenomeno di massa, ove tutti possono ambire al titolo.In un mondo perfetto le 'braccia rubate all'agricoltura' non avrebbero accesso a gallerie mondane, critici compiacenti e giornali accoglienti.Nell’era di Creativilandia questo è possibile.Basta dargli in mano un pennello e un qualsiasi supporto, uno spazio espositivo, ….e l’artista si afferma.Nei salotti la musica è la seguente:“preferisco l’Arte astratta, dipingo le mie sensazioni”“non mi è mai piaciuta l’arte figurativa la reputo superata”“ Adoro l’Arte concettuale, la trovo profonda”“ Quando creo mi sento tutta un’energia che si sprigiona dalle unghie delle dita dei piedi e si spalma sulla tela in un tunnel che mi travolge sfiancandomi.”.Nessun’dotato’ parlerebbe in questo modo. Perchè un talento non ha bisogno di parole.Chi sa fare non ha bisogno parlarne.I veri Artisti sono umili e silenziosi, perché temono di apparire presuntuosi, perché sanno che il prossimo lavoro dovrà essere migliore del precedente.Sentirsi definire Artisti li imbarazza è una parola troppo forte e impegnativa in virtù del rispetto che nutrono nei confronti dei grandi che vestono il titolo.Non sono nemmeno granché stravaganti. Provate ad andare in una qualsiasi Accademia di Belle Arti e guardatevi intorno. Vi sfioreranno centinaia di ragazzi dai capelli multicolore e abbigliamento carnevalesco, ma guardando nella loro cartella troverete solo pasticci.Le cartelle più interessanti appartengono a quei ragazzi un po’ anonimi che in quella gran baraonda sono quasi invisibili. Molti di loro potranno lasciarvi addirittura a bocca aperta per grazia, gusto. ARTE. Li lascerete pensando: “ Non l’avrei Mai detto”.Grazie a creativilandia potreste trovarvi ad una cena d’amici dove tra i commensali è seduto qualcuno che nel tempo libero prende lezioni di pittura e si definisce di già un Artista, anche se non ha mai dipinto un quadro in vita sua.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

quanta verità in queste parole!
grazie di averle scritte, ora mi sento un pò meno sola!
Nicoletta Belletti

Anonimo ha detto...

Mi comlimento per questa iniziativa, Lo statuto dice tutto, forse è veramente arrivato il momento per riconquistare gli spazi per chi l'arte la sa fare e la sa anche rispettare.
E'da troppo tempo che la regola del soldo spalanca le porte a tutti facendo perdere alla parola arte il suo significato.
Gun

Anonimo ha detto...

D'accordo, questi sono i miei lavori, cosa ne pensa questo bar?
..un bicchiere di rosso, grazie.

piccoliassurdi.blogspot.com

Anonimo ha detto...

domanda: da dove nasce la vostra certezza di garantire la qualità?

Anonimo ha detto...

chi ha firmato questo statuto e ha organizzato il blog? sarebbe gentile rendrlo noto. grazie

Anonimo ha detto...

Questo statuto è musica per chi la qualità la insegue e indispettisce tutti quanti gli altri.
caffe d'arte continuate così.

Anonimo ha detto...

Parole sante zia lucia!!
..ma in realtà non è ancora adesso che si afferma chi ha davero talento o qualche santo in paradiso, come lo era una volta! ...non facciamo i vecchi dicendo ..."ah! ai miei tempi era dibverso, le cose funzionavano meglio, c'era più moralita, correttezza, onesta, buongusto, rispetto ecc. ecc."
l'umnità non cambia! i falsi creativi ci sono sempre stati, non parliamo poi dei raccomandati!!!
Siete grandi! una nicchia di qualità! continuate così!
ciao a tutti giovanna garbuio