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mercoledì 21 maggio 2008

Perchè dipingere? (o scolpire,disegnare ecc)


Premessa
Il nostro articolo parla di artisti e di ciò che dicono ecco perché la nostra indagine ha escluso i commenti provenienti da utenti intervenuti al Forum ‘osservato’ Che non avevano alcuna attinenza con il mondo dell’Arte e degli artisti.

Es: Iscritti al forum che non avevano alcuna opera pubblicata,
armati di solo nick name ( rendendosi irriconoscibili).
Una curiosità: qualcuno ha provenienza decisamente dubbia ( movimento religioso extraterrestre) :)

Questo è un esempio che motiva
la necessità di fare una scrematura degli interventi
e
spiega perché, forum con post interessanti, scadano in discussioni poco costruttive se non addirittura demenziali.

Perchè dipingere? (o scolpire,disegnare ecc)
I motivi che ne sono emersi sono:
L'immortalità e il sapere che quello che si è in grado di fare è unico ed irripetibile, smettere di dipingere significherebbe non lasciarne traccia nella storia dell’Arte.
( concetto già espresso da Giulio Carlo Argan nel testo ‘Storia dell’Arte come storia della città’ Roma 1983)
dal forum :Van gogh dipingeva praticamente per se stesso, se si fosse scoraggiato e avesse fatto il mercante d'arte?
mancherebbe un tassello tra l'impressionismo e l'espressionismo, che, probabilmente, non sarebbe mai nato come lo vediamo noi oggi.

Il piacere della sfida

perchè è una sfida nel superare le difficoltà tecniche per arrivare al risultato che si ha in mente. Non chiedersi il "perchè" ma "come" realizzarlo per il puro piacere di farlo. I lavori sono sempre in corso, il cambio di genere, soggetto, tecnica.
L’insoddisfazione che trascina nella perenne ricerca di un qualcosa che in alcuni giorni affiora
con estrema facilità e in altri è una lotta dove da un lato della barricata c’è la tela, i colori, i pennelli, dall'altro lato c’è l’artista.
La sfida in alcuni casi la si può anche perdere, costringendo l’artista all’isolamento o addirittura ad abbandonare il progetto.



L’artista e il mercato

Cercare di vivere di Pittura significa incontrare o ‘ abbracciare un mercato’
Chi deve comprare è ignorante e ha una sua idea di ciò che gli piace, chi produce Arte ne ha una propria.
Chi vuole vendere la propria arte e vivere di essa deve sperare che queste idee coincidano, ma spesso non è così.
Ecco perché ci si pone il quesito perché vendere la propria Arte?
Arte intesa come piacere del fare, non come creazione dell’oggetto (quadro, scultura ecc).
La creazione dell’oggetto richiesto dal mercato fa decadere il piacere del fare Arte, perché impone un soggetto, il colore, l’idea.
Quando alla creazione dell’opera d’Arte abbiamo eliminato queste poche scelte di base abbiamo troncato la sua natura trasformandola in puro artigianato.
Il problema con il lavoro è sempre quello di scendere a compromessi e la cosa più assurda è che nel caso del lavoro dell’artista significa scendere a compromessi con te stesso, ecco perché ,c’è chi pur di non rinunciare alla propria Arte preferisce fare un altro mestiere per vivere,trasformando in hobby ciò che poteva essere un lavoro.


‘L’artista E' il mercato’
Gli astrattisti del forum hanno detto:
L'Arte è un tutto uno con la vita degli artisti, è necessario far conoscere la nostra visione delle cose agli altri, al mondo fuori ,se il lavoro se resta confinato nelle "quattro mura"dello studio rimane incompleto, uno sterile autocompiacimento o al contrario una fonte di frustrazione.
Proprio perchè l'espressione artistica è una grande libertà non è detto che da tutti debba essere capita/condivisa, per tal motivo il mercato non condivide tutti gli aspetti delle forme artistiche ma ne seleziona quelle più funzionali al suo sistema. (Fin qui era comprensibile poi è iniziato il delirio delle parole vuote..)

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Sembra sempre di essere dei casi isolati, unici, poi un clik. Superfluo dire che bisogna lottare,condivido appieno il vostro intervento.