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sabato 17 maggio 2008

Stefano Venturini






Il mio approccio con la realizzazione di una quadro o di una serie di quadri non è molto impegnativo intellettualmente.
Io lavoro soprattutto attraverso l'occhio e le sensazioni che mi provoca la visione di qualcosa di interessante. Una macchia, un'ombra o, come nella serie che sto portando avanti, la luce.
La luce che distrugge l'immagine reale e te la rende trasformata e incompleta.
Da qui parte l'idea di un dipinto quindi di più dipinti col medesimo soggetto: la luce e le ombre, il controluce.
Ma in generale tutto il mio lavoro nasce in questo modo che definirei "estetico".
Il mio pensiero molto spesso delude chi discute con me i miei dipinti. Mi vengono descritte emozioni e sensazioni che ricavano da ciò che stanno guardando.
Naturalmente mi fa molto piacere ma restano stupiti dal fatto che io non abbia avuto contorcimenti mentali per realizzarre queste cose. Non ho difficoltà nel realizzare un dipinto, poche ore.
Dietro i miei lavori c'è una base di partenza puramente estetica e il fatto che si creino composizioni con risultati - non estetici perché so esattamente cosa voglio fare - emozionali potrei definirlo quasi casuale, o meglio, inconscio.
Cosa influenza quindi la mia creatività?
Direi che l'influenza è ambientale ma legata all'estetica e non all'emozione. Forse è il riuscire a vedere in una cosa apparentemente banale un dipinto già finito.
Ecco, esattamente questo: io non vedo ciò che ho davanti ma ciò che ricaverò da questo.

Stefano Venturini.

Da parte nostra aggiungiamo:
La creatività è la capacità di immaginare qualcosa prima che essa venga realizzata e di realizzarla.
Caffe d'Arte.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

caro Venturini,complimenti per i tuoi quadri!
..nel tuo intervento riporti ciò: direi che l'influenza è ambientale e legata all'estetica e non al sentimento!

...ma comunque volente o non volente l'operarappresenta un intento estetico e va bene ma anche un preciso sentimento che l'ha formata.
Riesci a dipingere anche con poco tempo perchè l'opera è un fare e mentre lo si sperimenta si trova il modo di fare e così nascono stili tecniche etc etc, ma tutto si muove dai nostri sentimenti dalle nostre emozioni, l'influenza ambientale corrisponde ad una serie di emozioni che assa scaturisce inevitabilmente!

anche Michelangelo diceva di vedere le pezzo di marmo l'idea dell'opera da realizzare era proprio quella materia che rivendicava la propria forma....ma nel rivendicarla il mediatore la interpretava mendiante un emozione....il patos,

nella tua ricerca delle ombre e mi permetto umilmente di interpretare con il solo tuo quadro visto....esprimi un emozione l'uomo vive nella luce e nell'ombra, il suo lato ombra è plutone, ma esso a volte viene dalla ragione omesso sviato perchè troppo lacerante da accettare...è il lato torbito sporco che tutti hanno!
e vero, meglio che i quadri siano gli altri ad interpretarli...anzichè gli artisti, lasciare le proprie creature è cosa giusta ma svilirle non serve a nulla, è come un omissione di sentimento da parte tua, è non riconoscerti dei sentimenti che tu provi....

Caro Venturini grazie di esserci perchè il tuo unico e solo quadro che ho visto esprime una carica emozionale intensa....e carica pure di simbolismi!


rebecca

ARTENEWS ha detto...

Questo blog è notevolmente interessante e in un certo senso simile al mio che si interessa di arte contemporanea italiana. L'indirizzo è http://artenewsit.blogspot.com
Gli Artisti di cui si parla sono: Sandra Giovannini, Maurizio Bonfanti e Patrizia Comand. Dategli uno sguardo, sono sicura che vi piacerà. :-) A presto. Carla Bernabei. e-mail: bernabei1111@gmail.com